
C’era una volta una bambina che amava scrivere le favole. Le scorrevano veloci dalla mente, scendevano giù sulla penna cancellabile e dritte sul foglio del suo quaderno. Le inventava con una velocità pazzesca e felice le rileggeva. A volte scriveva poesie e spesso si isolava e leggeva libri in continuazione. Poteva stare tutto il giorno a leggerli! In questo modo la sua mente allenata viaggiava nella fantasia, spesso in un mondo tutto suo di bambina spensierata.
Quando iniziò a crescere e l’adolescenza prese in lei il sopravvento non lasciò la lettura, scriveva diari, ma iniziò anche a comporre musiche, con note e parole. Soprattutto quando arrivò la sua prima vera cotta! Il ritornello di quella canzone se lo ricorda ancora!
Poi crebbe. E a volte quando si cresce tutto si fa più complicato. Abbandonó la sua lettura, la sua musica, ma spesso scriveva di getto in posti segreti, dove poteva svuotare il cuore e stare meglio.
E diventò grande, si laureò e sposandosi formò la sua famiglia. Poi diventò mamma e scelse di dedicarsi ai suoi bambini.
Ma in realtà la scrittura non l’aveva mai abbandonata. C’era sempre qualcosa che la portava a scrivere, in qualsiasi parte, in qualche modo, ma a farlo.
Così un giorno, spinta dal suo amore che la appoggiava, decise di tentare… In fondo non c’era cosa che le venisse più facile come quella di gettare le sue emozioni su un foglio, come quella di farle scorrere via dal dito che pigia sulla tastiera, come quella di imprimerle per sempre in qualche maniera.
Perché adesso quella bambina, quell’adolescente, quella ragazza è una donna. E oggi compie 35 anni.
E se si guarda intorno, gli occhi le si riempiono di lacrime di gioia e gratitudine, perché è felice.
Ma ha capito che, se scrivere le da tanto, riuscire a donare agli altri attraverso i suoi scritti le dà mille volte di più.
Perché in questa vita, che spesso ci butta giù, non dobbiamo mai smettere di provare a rialzarci, a sorridere e a sperare.
Perché nulla accade per caso e in fondo quella bambina che scriveva le favole è ancora qui.
Auguri a me.