Mentre aspettavo Giulio, cercavo spesso di preparare Francesco al suo arrivo. Sapevo che, non riusciva a comprendere veramente fino in fondo, ma cercavo di raccontargli tutto come una favola da vivere ancora.
Quando Giulio è nato, all’inizio è accaduto ciò che temevo.
Avevo appena riabbracciato Francesco dopo aver partorito, lui si era appena svegliato ed era felice di trovarsi finalmente tra le mie braccia, quando dalla porta della camera entrò l’infermiera con la culletta: dentro c’era Giulio. Piangeva perché aveva fame. Allora mi feci aiutare a prenderlo in braccio e lo attaccai al seno da un lato, subito Giulio iniziò a mangiare e si calmò. Francesco invece iniziò a dire: “no no no” ! Aveva capito perfettamente che quello era suo fratello e che stava prendendo il latte della mamma anche lui, come gli avevo spiegato tante volte (vedi articolo Mamme e allattamento). Io subito con l’altro braccio cercai di attaccare Francesco, lui lo fece e si calmò. Aveva quasi tre anni.
Si, come ho raccontato nell’articolo sull’allattamento, quest’ultimo mi aiutò tantissimo, soprattutto all’inizio, con la gelosia ( vedi anche l’articolo Mamme e gelosie).
Ma Francesco all’inizio non voleva nemmeno guardare o toccare Giulio!
A casa, come ho già raccontato, con pazienza e amore sono riuscita quasi subito a recuperare il nostro rapporto, ma il loro, è nato piano piano.
All’inizio Francesco lo ignorava, poi piano piano ha iniziato ad avvicinarsi a lui.
Giulio invece lo ha amato fin da subito e già da piccolino non gli toglieva gli occhi di dosso! Le sue prime risate sono state per lui ed è lì che è iniziato il loro rapporto.
Ma in realtà, anche se, prima di questo, Francesco non si avvicinava più di tanto a lui, se qualcuno gli diceva che voleva portarsi il fratellino (qui è quasi un’usanza dirlo!) lui si arrabbiava tantissimo, non voleva assolutamente, diceva che Giulio era della mamma, come lui.
La parte più bella è iniziata quando Giulio ha iniziato ad interagire.
Ricordo Francesco davanti alla dondolina che lo faceva ridere e Giulio che moriva dalle risate!
Piano piano iniziarono a giocare insieme, anche se Francesco si lamentava perché Giulio non giocava come voleva lui. Io spiegavo che era ancora piccolo, ma che sarebbe cresciuto e sarebbe diventato il suo compagno di giochi preferito.
È stato un crescendo: più Giulio interagiva, più loro giocavano insieme e si legavano.
Li guardo ora. Sono inseparabili! Uniti più che mai! Complici in tutto!
Non riuscirebbero più a vivere l’uno senza l’altro e il loro pensiero è sempre l’uno per l’altro.
Come quando si salutano al mattino appena svegli abbracciandosi, come quando si stringono quando si rivedono dopo un pò, come quando si sdraiano vicini vicini mentre guardano un cartone (ho foto di loro piccolini nella stessa poltroncina stretti stretti!) Che gioia per una mamma vederli così!
E, figli miei, quanto spero lo siate sempre!
Perché un fratello è un compagno, una spalla, un amico per la vita! Non c’è amore più puro, vero e sincero!
Essere fratelli, avere dei fratelli è veramente il regalo più grande!