Mamme e attaccamento

Si parla spesso dell’attaccamento del bambino verso la madre, ma si parla poco dell’attaccamento della madre verso il bambino.

In realtà la cosa è reciproca.

Soprattutto all’inizio, dopo la nascita, o spesso anche dal pancione, la madre inizia a sentire un senso di protezione e di attaccamento verso il figlio. E questo è normale, è naturale!

Spesso ci si chiede come mai alcune neo mamme siano così protettive nei confronti dei loro piccoli. Ma… fermatevi un attimo. Vi rendete conto che fino a poco tempo fa quel piccolo era dentro il corpo di quella mamma? È normale che lei lo veda come un continuo di se, una parte di se, fuori dal suo corpo!

Tutto questo non accade alle mamme alla stessa maniera, ma accade. Ciò che può fare chi è vicino alla mamma e al bambino è avere pazienza e comprensione. In fondo anche la mamma è appena nata, come il piccolo!

Anche a me è successo. Soprattutto al primo figlio, e non subito. Giusto il tempo di rendermi conto che quel bambino era mio. Allora è scattata la molla. Eh si che a volte potevo anche aver ragione, ma altre volte magari esageravo. Adesso con il senno di poi me ne rendo conto. Ma una neo mamma in preda agli ormoni, all’istinto e alla stanchezza, spesso è tutto un insieme di emozioni a ondate! Emozioni spesso nuove, che la rapiscono completamente. Lei sente di proteggere la sua creatura e tutto questo, se ci pensiamo davvero, in natura è normale.

Dall’altra parte, il piccolo all’inizio, dipende dalla madre sia in maniera affettiva che nutritiva, se allattato al seno. In ogni caso la mamma è il suo porto sicuro in cui si sente tranquillo, il suo nido, la sua culla preferita.

Crescendo tutto ciò inizia a cambiare.

Da una parte il piccolo fa le sue prime esperienze e conosce altro intorno a se. Conosce i suoi coetanei. Conosce altri adulti. Comprende sempre più di avere un “io” che va oltre la mamma. Che può farcela anche da solo, senza lei. Tutto questo è un processo lento, ma che ogni bambino piano piano fa e deve fare.

Sono del parere che non bisogna forzare più di tanto questo processo, perché è naturale. Mi accorgo sui miei figli di quanto a volte sono stati male se “costretti” e di quanto invece è andato tutto bene se lasciati liberi di fare quando si son sentiti pronti.

Capisco però che, ci sono delle vicissitudini nella vita che purtroppo non permettono tutto ciò. Che a volte tutto viene forzato, anticipato, eccome. E si soffre. Non soffre solo il bambino, ma anche la madre. Entrambi. Quello che, in questo caso mi sento di consigliare, soprattutto se si tratta di bambini molto piccoli, è di usare un supporto (fascia o marsupio) al rientro della mamma, in modo da poter stare abbracciati, da far sentire il bambino quasi come ad un ritorno nel pancione, qualcosa che sicuramente lo rassicurerà, e farà lo stesso con la mamma. La mamma allo stesso tempo sarà libera di muoversi e far altro.

Ma ciò che è importante però è che questo processo di “staccamento” di entrambi si attui.

E di solito tutto questo avviene naturalmente anche per la madre. Lei si rende conto che il suo piccolo inizia ad essere autonomo e che non è così dipendente da lei. Si rende conto che ci sono intorno a lei anche altre figure, anche professionali, che servono alla crescita del suo bambino. E il processo va avanti. Fin quando il figlio cresce. E la madre si preoccuperà sempre per lui, ma inizierà via via a trattarlo sempre in maniera più da adulto.

Ma cosa succede se questo processo si blocca? Se non va avanti?

Accade che il bambino rimane ancorato alla madre. Accade che si sentirà sempre un essere insicuro e dipendente!

Quanto è importante il nostro lavoro!

Rendiamoci conto che il nostro dovere è crescere i figli nel migliore dei modi e poi lasciarli liberi di volare.

Rendiamoci conto che dobbiamo aiutarli a costruirsi ali grandi e possenti per poi lasciarli andare.

Solo così il nostro amore per loro avrà un senso.

L’amore infatti è prima di tutto libertà!

E una mamma, un genitore, cresce i figli donando tutto il suo cuore per poi vederli andare via, ognuno per la sua strada.

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