Avete presente quel periodo in cui un bambino piccolo, all’incirca intorno ai due anni, risponde di NO a qualsiasi cosa voi chiediate o diciate? Ecco, questo periodo, che attraversano quasi tutti i bimbi, viene chiamato comunemente “fase dei no”!

Vi dirò, ad oggi sto conoscendo bene questa fase della crescita, questo periodo. Con Francesco, infatti, non lo avevo vissuto veramente, è stato tutto molto più attenuato. È con Giulio che lo sto vivendo appieno! Praticamente lui dice di no a qualsiasi domanda o affermazione gli si ponga, bella o brutta che sia, interessante o meno. La risposta è una ed è sempre: NO!
Di solito, questa fase, si presenta intorno ai due anni e coincide con lo sviluppo del se del bambino.
Eh si! Perché in realtà la “fase del no” non è altro che il momento in cui il nostro bambino inizia a crescere. Egli infatti, inizia sempre più a rendersi conto di essere un individuo staccato dalla madre, staccato da chi gli sta intorno e “pretende” di iniziare a prendere le “sue” decisioni. Tutto questo può stupire, in realtà fa parte della crescita di ognuno di noi.
Ecco perché, quando il nostro piccolo risponde negativamente a qualsiasi nostro invito, non serve rimproverarlo o ostinarsi a correggerlo. In quel momento lui non sta agendo contro di noi. Sta ponendo le basi del suo carattere, sta formando il suo essere persona in mezzo a noi. Ciò che possiamo fare, quando arrivano questi momenti e ci sembra di non riuscire a venirne a capo, è di cercare dolcemente di trovare la via giusta e i giusti mezzi, provando piano piano a smorzare la negatività, magari con un gioco e tanti sorrisi.
I bambini spesso a questa età possono reagire male e piangere disperatamente non capendo il vero perché delle cose. O magari, complice la stanchezza, possono non trovar pace e ostinarsi a negare qualsiasi forma di aiuto. Anche in questi casi, non serve a nulla porci con aggressività verso di loro. Non li calmiamo di certo così! Anzi, aumentiamo il loro stato di malessere!
C’è una sola cosa che possiamo fare: attendere, aspettare. Si, proprio così. Possiamo continuare a porci con dolcezza, fin quando la “crisi” passa.
Sono tante le fasi della crescita che i bambini attraversano. Ognuna è particolare e difficile in se, ma tutte sono superabili e sono utili.
Ciò che noi possiamo fare per aiutarli è semplicemente cercare di guidarli e accompagnarli nella direzione giusta. Ponendoci sempre di fronte a loro come “adulti” e pensandoli sempre come “bambini” quali sono.
Ci tengo a sottolineare, di non dimenticare mai, che un bambino non ha cognizione del “torto” che ci sta facendo nel momento in cui ci sta negando qualcosa! Non ci sta sfidando, non è una lotta. Non umiliamolo con inutili rimproveri! Aiutiamolo a “capire”, siamo noi gli adulti!
Un solo metodo accomuna ogni fase della crescita: l’amore!
Fateli sentire amati e compresi. Sarà più facile superare i momenti meno belli e l’allegria tornerà a regnare nei loro occhi e nei loro sorrisi di bimbi.
Educateli al rispetto degli altri partendo già da loro stessi, dal modo in cui trattate ogni momento di confronto che avete.
Il vostro modo di porvi sarà per loro il vero esempio, baluardo che si porteranno dietro per tutta la vita.