“Ma che bel bambino, ma parla?” ” Ma come ancora non parla?” Ma cammina?” ” Eh! Mio figlio alla sua età già correva! E quanto parlava!”….. “Ma sai che hai ragione! Ma perché il mio ancora non lo fa?…” Ed ecco, tremila complessi. Che ansia! Si l’ansia! A volte, noi mamme, riusciamo solo a farci venire l’ansia a vicenda! E i confronti fra mamme, spesso si riducono proprio in questo : in una gara a chi ha il figlio più avanti! E chi non lo ha, si fa venire le paura più impensabili o i sensi di colpa più assurdi, perché pensa che il proprio figlio è… indietro!

Care mamme, ma cos’è questa gara? Di cosa stiamo parlando? I nostri piccoli, che noi stessi abbiamo messo al mondo, sono degli esseri unici e irripetibili, come unici e irripetibili sono le strade delle loro vite.
Ogni bambino ha il suo percorso, durante il quale, cresce e sviluppa le conoscenze e le capacità che gli occorrono. Senza fretta, esplora l’ambiente che gli circonda e tramite le esperienze che ogni giorno fa, raggiunge i suoi traguardi. Ma tutto questo lo fa anche e soprattutto cadendo, compiendo degli errori! È proprio così che impara il giusto modo!
Esistono dei bambini che camminano prima, altri che parlano prima. Crescendo, esistono quelli che imparano più velocemente a leggere, altri che sono bravi nel disegno o in matematica. Ogni bambino è a se!
E tutto questo da quando nasce a quando cresce e diventa adulto. Ogni uomo o donna è a se!
Ecco perché, fare paragoni tra i bambini non ha senso!
Non ha senso farli nemmeno fra fratelli! Veramente, ogni persona è a se in tutto e per tutto!
Perciò, care mamme, non paragonate i vostri piccoli ad altri!
Se vostro figlio è più grande o più piccolo, se ancora non cammina o non parla, se vuole la vostra vicinanza o non è ancora pronto per compiere o fare qualcosa di importante delle tappe della sua vita, non mettetegli fretta! Abbiate la capacità, la pazienza, la scaltrezza, l’intuito di capire che arriverà il suo momento, e che magari non è ancora quello presente.
Non mettetegli fretta, potreste avere un risultato disastroso. Fidatevi, invece, di loro! Essi, sentono la vostra fiducia, come sentono e percepiscono le vostre paure, che al contrario non fanno altro che intimorirli e inibirli!
I nostri figli, non sono trofei da esibire quando ci fa comodo e da nascondere se la cosa non ci garba! I nostri figli sono comete che brillano, ma ognuno con il suo percorso! Nostro compito è guidarli e aiutarli nel loro cammino sostenendoli e amandoli.
E, se qualcuno vi chiede? “Ma come? Ancora non fa questo? Ancora non fa quest’altro?” Diteglielo pure che i bambini non sono robot programmati per far tutti la stessa cosa e insieme!
Siamo tutti diversi e la vita non è una gara.
È una strada, un viaggio, pieno di tanti meravigliosi traguardi da scoprire.